Festa delle Campane e del Dialetto Perugino

L'EDIZIONE 2022 NON SI TERRÀ
f00af6aaContenuto di 90588e46 UmbriaEventi.com 827dec03
b96fae18Contenuto di d62a3505 UmbriaEventi.com 8a7666a0La Festa delle Campane di Civitella d'Arna, è nata nell'anno 2000, ideata ed organizzata dalla ProArna di Civitella d'Arna. L'idea della festa, ha preso spunto dal diario parrocchiale, tuttora custodito in canonica, che il lungimirante parroco del tempo don Francesco Baldelli, già dal 1846, anno del suo insediamento nella parrocchia di San Lorenzo in Civitella d'Arna, ebbe cura di scrivere durante gli anni che resse la parrocchia fino al 1895. Fra i tanti avvenimenti importanti e significativi che riportò fedelmente nel diario, uno su tutti ha colpito gli abitanti di Civitella ed è appunto il racconto della Fusione delle Campane che avvenne in paese, nelle cantine del convento dei Padri Filippini, ad opera dei fonditori fratelli Sini di Acquapendente di Viterbo, nel lontano anno 1850.
5b04fecaContenuto di 44192720 UmbriaEventi.com 923dfdaa
8058d1e7Contenuto di b23c7c5d UmbriaEventi.com 7dd2bf22Centocinquanta parrocchiani, assistettero recitando le litanie della Vergine, alla colata del metallo, per la liquefazione del quale occorsero 7 ore di fuoco. Ma eccovi la viva cronaca…...Mentre il metallo va colando nelle sottoposte stampe, va fitto fitto zampillando e questi zampilli rendono un colore quasi turchino. Il fonditore rivolto agli astanti ammutoliti li saluta dicendo: “Evviva Maria” annunciando con ciò il felice esito della fusione. La campana maggiore pesa Kg 536 è dedicata all'Immacolata e reca incise tra le altre le seguenti parole: “La mia voce è voce di vita, vi chiamo alle sacre funzioni: venite!!! La seconda pesa Kg 264 è dedicata a S. Vinncenzo Ferreri e reca Inciso: “Vi chiamo alla Chiesa – allontano la tempesta”. La terza pesa Kg 127 è dedicata a S. Eurosia ed ha inciso: “Piango i defunti, chiamo i vivi, allieto le feste”. (tratto dal diario parrocchiale originale di don Francesco Baldelli).
b1d780d9Contenuto di 450c30d1 UmbriaEventi.com 6315adf3Al termine dell'avvenuta fusione, le campane con il mezzo dei buoi, vennero portate a Perugia, e benedette dall'Arcivescovo Mons. Gioacchino Pecci, poi divenuto Papa con il nome di Leone XIII, suonarono per la prima volta alle ore 23 del 7 dicembre 1850”.
34b3575cContenuto di 2d052a88 UmbriaEventi.com a5d91f7b
917b3c16Contenuto di 0434732b UmbriaEventi.com f0a740f2Ebbene, di questo avvenimento, che per l'epoca era da considerarsi molto importante per un piccolo paese, don Francesco Baldelli, ha descritto nel suo diario in modo minuzioso, tutti i fatti che caratterizzarono quei giorni, dall'arrivo dei fonditori con i loro cavalli, fino al momento della colata del metallo negli stampi. Grazie a queste importanti notizie, è stato possibile ricostruire, in forma teatrale, l'intera cerimonia della fusione, che diretta dal prof. Giuseppe Tufo, con la partecipazione del Gruppo teatrale “Città d'Arna” ed il coinvolgimento della gente del luogo come figuranti, conclude ogni anno la manifestazione in modo suggestivo ed emozionante. Dal 2005 un'importante novità, ha arricchito la festa come il “Festival del dialetto perugino”. Infatti, dopo alcuni anni dedicati alla poesia dialettale, ci è sembrato quasi doveroso rivolgere una maggiore attenzione al dialetto perugino nel suo insieme, ed inserirlo nell'ambito della Festa delle campane. Abbiamo incluso, oltre alla poesia, una rassegna di teatro, serate di musica dialettale e popolare, ed una serie di incontri che riguardassero il dialetto perugino e tutti i suoi aspetti più importanti come usi, proverbi e costumi. Nei dieci giorni di festa, quindi, Civitella d'Arna, torna a rivivere i fasti di un tempo anche grazie ai costumi ed alla scene di vita quotidiana legata alla civiltà contadina di metà 800. Crediamo che il compito delle Proloco sia soprattutto salvaguardare il patrimonio della “memoria storica dei propri borghi” ed il dialetto è una parte importante di questo patrimonio. Pochi finora sono stati coloro che hanno rivolto attenzione particolare al dialetto come avviene invece in molte altre regioni italiane. La Pro Loco di Civitella D'arna con umiltà, ma con il massimo impegno, stiamo cercando di colmare questa lacuna, con la speranza di contribuire a ridare dignità alla nostra “lingua”.
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1c7de5e4Contenuto di 7b063ded UmbriaEventi.com 538eaa93La Proarna, che da sempre è stata attenta all'ambiente, anche nelle festa ha adottato misure atte alla limitazione dei rifiuti, prima con la raccolta differenziata, poi con materiale biodegradabile e da tre anni usando stoviglie in ceramica e vetro. Da tre anni, con il motto PLASTICA ZERO, ha anche eliminato del tutto l'uso della plastica, servendo l'acqua, tra l'altro gratuita, in contenitori di vetro. Nel programma della manifestazione, che ha un carattere storico, legato soprattutto al mondo contadino di metà ottocento, anno della Fusione delle Campane, vanno segnalate la mostra “Dentro e Fuori” curata da Sara Tosti, che nasce come idea di percorso di opere contemporanee, allestite da tredici artisti dell'Accademia di Belle Arti di Perugia e Carrara, all'esterno ed all'interno del castello Baldelli a testimonianza di come in un piccolo paese che conta poco più di quattrocento abitanti, è possibile proporre manifestazioni di alto valore artistico e favorire una rinnovata crescita armonica tra uomo e ambiente.

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