San Leo Bastia anticamente faceva parte della vallata di Pierle, compresa nel feudo dei marchesi del Monte Santa Maria Tiberina, ramo di Petriolo poi di Petrelle. E’storicamente provato che la dinastia dei marchesi ebbe origine nella nostra valle, dove a Collevecchio possedevano un castello per cui il loro primo titolo fu di marchesi del Colle. Il castello di Collevecchio venne distrutto dai fuoriusciti guelfi da Città di Castello, intorno al 1269,il marchese di allora Oddone,eresse un altro castello a San Biagio a Colle. | Veduta su San Leo bastia |
Il Castello di Collevecchio è andato completamente distrutto formando una sorta di montagnola che internamente ne conserva i resti . San Biagio a Colle mantiene ancora una bellissima torre e l’antico borgo con la piccola Chiesa annessa,oggi l’intero complesso è dichiarata dimora storica di pregio. Nella vallata di San Leo Bastia esistono altre due torri realizzate dai marchesi del Colle: la torre della Bastia e la torre di San Lorenzo costruite come torri di avvistamento e di difesa dei possedimenti rimasti , dopo aver perso nel tempo quelli della vallata di Pierle. Il paese si chiamava San Leone in Cerbognano o Carbognano come risulta dal pergameno vescovile del 1499, nelle memorie ecclesiastiche di Città di Castello il Muzi (autore dell’opera) lo cita nei due modi, forse è un errore di stampa. Si propende a pensare che in Carbognano fosse la esatta dicitura in quanto nella vallata, ricca di boschi gli abitanti di questi luoghi per lo più facevano i carbonai. |
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La parrocchia di San Leone è di antica istituzione, nel 1229 il vescovo in visita pastorale nella zona, tra gli altri, trovò presente anche il rettore di San Leone, pieve,in quel periodo storico, sicuramente meno importante di quelle di San Cristoforo e San Biagio a Colle. Le continue lotte e il declino sempre più marcato dei marchesi del Colle nella vallata, resero possibile lo spostamento degli abitanti del luogo nelle vicinanze della chiesa di San Leone dove furono costruiti i borghi di, le Gioncaie Colcello, Campersalle e Canalecchia. In questo ultimo luogo sopra un architrave di una porta è incisa la data del 1472. Dopo il concilio di Trento le parrocchie di San Cristoforo e San Biagio a Colle, ormai decentrate, furono annesse a quella di San Leone in Carbognano, avendo accresciuto la sua importanza nella vallata. Questa chiesa venne ristrutturata e ampliata intorno al 1620, La compagnia del SS.mo Nome di Dio disponeva di una cappella all’interno della medesima dove era esposto il quadro dello Sguazzino (pittore tifernate) raffigurante la circoncisione di Gesù.
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Un altro quadro era esposto sopra l’altare maggiore e raffigurante la Madonna nella parte superiore e in basso San Leone Magno, San Carlo, Sant’Antonio Abate e San Sebastiano in venerazione. Ambedue le opere del 600 di notevole fattura ed importanza, ora sono collocate nella nuova Chiesa di San Leo Bastia insieme alla pala di altare della chiesa di Leoncini e un altro dipinto donato alla parrocchia dal parroco Don Aldo Viti quale omaggio alla gente del paese. La nuova Chiesa inaugurata nel 1961, costruita per volontà dell’allora parroco Don Torquato Sergenti ,contiene inoltre affreschi del pittore tifernate Albi Bacchini, raffiguranti, la Madonna della neve San Cristoforo e San Leone Magno a ricordo delle antiche pievi del circondario, infine nel fonte battesimale un affresco sul battesimo di Gesù sempre di Albi Bacchini. La Compagnia del SS.mo Nome di Dio risale al 1620, il suo vero nome è “del SS.mo Nome di Gesù” come si legge nell’atto istitutivo. La Confraternita ( Compagnia) è ancora operante, ha dei beni in proprietà che gestisce dandoli in affitto, il ricavato annuale è devoluto in beneficienza; nell’atto costitutivo gli articoli che lo formano parlano del comportamento che i fratelli iscritti devono tenere nei confronti dei fratelli e dell’altro in genere. Il 1 Gennaio di ogni anno si tiene l’Assemblea della confraternita per il rendiconto annuale, le iscrizioni e la consegna a tutti fratelli del panetto, che ogni famiglia utilizza a pranzo accompagnato con affettati e un buon bicchiere di vino. La confraternita, il giorno del Corpus Domini, partecipa alla processione portando lo stendardo le bandiere ed il baldacchino. Esiste anche la Confraternita femminile dedicata alla Madonna denominata “Maria SS.ma addolorata” lo stendardo raffigurante la Madonna ricorda come impostazione iconografica la Madonna di Guadalupe. Questa confraternita femminile trae origine, con ogni probabilità, dalla fraternita intitolata a Santa Maria all’Olmo, piccola chiesa ubicata in collina in località Olmo, in questa era particolarmente venerata la Madonna del Rosario, notizia che si ricava da un lascito di Maddalena di Mattio del 24 ottobre 1704 “la scia eredi universali di ogni suo avere eccettuate le masserizie di casa la chiesa di San Leone della metà, è dell’altra metà la Madonna Santissima del Rosario posta nella chiesa dell’Olmo”. La chiesa è crollata negli anni 50. Una volta all’anno il parroco Don Virgilio Stagi celebrava la Messa in questa Chiesa e in quella di San Cristoforo.
Nel dopo guerra inizia come in tutta Italia l’età moderna a San Leo Bastia, tutto comincia a cambiare nel 1959 anno dell’arrivo della luce elettrica soltanto lungo la provinciale Umbro-Cortonese, inizia un periodo di crescita e sviluppo del paese lungo questa direttrice così come lo vediamo oggi; gli antichi borghi e le case isolate vengono abbandonate anche a causa dello spopolamento delle campagne, in particolare giovani e famiglie di contadini, per raggiungere soprattutto la Francia, Roma e Firenze. Le case isolate dagli anni 80 sono ritornate a vivere con la nascita del fenomeno dell’arrivo degli stranieri, nella vallata è numerosa la comunità straniera in particolare Inglesi e Tedeschi. Nel 1959 iniziano anche i lavori per costruire la nuova Chiesa e la Scuola inaugurate nel 1961.
Nello stesso periodo venne fondata la società sportiva Turris ancora oggi attiva, iniziò partecipando al campionato del centro sportivo italiano, proseguendo un percorso che l’ha vista raggiungere negli anni 90 la prima categoria umbra.